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martedì 31 marzo 2015

La Giustizia corre sul filo





Quando ad un politico italiano si toccano il potere, il consenso, la poltrona, la fedina penale, dobbiamo ammettere che si trasforma da miope lumaca in ghepardo dagli occhi di falco. E' il caso della Riforma sulle intercettazioni che da strumento di indagine per giungere ad una verità penalmente perseguibile sembrano essere diventate più pericolose e dannose dello Spread. Il Governo, e in particolar modo il PD e il NCD, vorrebbero potare i rami del problema diminuendo di un buon 60% i fondi a disposizione dei Magistrati per le indagini. Ogni volta che una forza politica di governo della seconda Repubblica perde i pezzi per effetto di avvisi di garanzia o sentenze ecco affacciarsi all'orizzonte dell'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri o dell'aula parlamentare una discussione sul tema scottante delle intercettazioni. Anziché analizzare l'efficacia di tale strumento come prevenzione e repressione di reati che dovrebbero rappresentare priorità nella politica di ogni buon amministratore della cosa pubblica, essa ottiene il biasimo di quasi tutto l'arco parlamentare ed una spinta alla legiferazione in merito che non ha eguali. L'intercettazione telefonica è, per ogni comune mortale, un sistema grazie al quale gli inquirenti (spesso) posson leggere i “pizzini” che uno o due indagati si scambiano. Mi spiego meglio, se per commettere un reato una persona ha bisogno di scambiare informazioni in tempo reale con qualcun altro e usa un certo tipo di strumento, è logico e sensato che chi deve indagare sia dotato di strumenti di vigilanza ed intercettazione che possano consentire di scoprire la verità dei fatti. A meno che l'obiettivo perseguito dalla politica non vada in tutt'altra direzione...

giovedì 19 marzo 2015

Dio Mio Io...




Tunisi. Strage al Museo del Bardo. Diciassette turisti e due tunisini morti, una quarantina sono i feriti. Il rilievo è statistico. I morti non hanno colore o nazionalità. Sono vite che vengono a mancare e basta. E chi pensa che uccidere nel nome del suo Dio sia cosa buona e giusta non è umano. E nemmeno un animale. Un carnivoro predatore non dispensa la morte. Spegne la sua fame. Ancora per un altro giorno.. E Dio, se esiste, di cosa può avere fame? Di sangue? Di carne? Non è mica un animale. Non è mica un uomo. Se lui è Dio ha tutto il sangue e la carne che vuole e pensare che abbia bisogno di riprendersi il nostro è stupido, cinico e folle. Ed è anche un insulto alla sua potenza. Cosa ci fa credere che un essere così potente da creare l'universo non sia in grado di punire direttamente chi lo ha offeso ed abbia bisogno dell'aiuto di mani di fedeli credenti? E' ovvio che non è Lui ad avere bisogno di soldi, armi, martiri e omicidi ma degli umani che hanno trovato comodo ed efficace manipolare e plagiare delle persone per raggiungere dei risultati POLITICI ed ECONOMICI. E' anche ora di smettere di chiamare l'assassinio, la strage col nome di terrorismo. Ciò che spaventa è la totale mancanza di senno in chi uccide pensando di essere il Dio che dice di voler difendere. Se esiste, mi ripeto, Egli sa benissimo che farà dei doni agli uomini. Ai soldati, ai generali, molto probabilmente non darà nulla. Piangerà soltanto, pensando che Lui, il padrone del Tempo, con loro, ne ha perso tanto. Forse anche troppo...