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lunedì 24 marzo 2014

Che cosa si può fare in un secondo?



In un secondo si può iniziare a dare un bacio al/la partner, accarezzare il proprio animale da compagnia, decidere di chiamare un amico o parente lontano che non si vede da anni e col quale non si hanno più rapporti. Basta per modulare il suono della propria voce mentre stiamo alterandoci in una discussione o per scegliere di tacere e di ascoltare le istanze di chi ci sta vicino.
Un secondo è quanto è sufficiente per decidere di fare qualcosa. Un secondo non può essere per sua natura un tempo da riflessione ma è logico che esso appartenga all’azione pura.
Quante cose si possono fare in questo lasso di tempo? Einstein sosteneva che più inportante della conoscenza è la fantasia. Aveva perfettamente ragione. Il limite che diamo alle cose che si possono fare in un secondo è determinato dalla nostra fantasia del pensarle.
Un secondo è più che sufficiente ad un politico per votare SI ad una legge che impone una tassa per quegli immobili sfitti che i proprietari lasciano vuoti piuttosto che ridurre le proprie pretese, ad un’altra che riprenda lo spirito rooseveltiano e imponga a chi detiene una quota di mercato che eccede il 20% un aumento progressivo dei balzelli per quell’eccedenza sino ad arrivare alla soglia del 90%. Un secondo è ciò che separa il pensiero dall’azione per rivoluzionare il nostro mondo post industriale distrutto dal concetto stesso di “rapporto trimestrale”. Le Borse degli Stati sono aperte 5 giorni la settimana e per dare un senso ai movimenti di denaro i CDA chiedono agli Amministratori Delegati di ragguagliar loro lo stato dell’azienda ogni 3 mesi. In 90 giorni il massimo dirigente di un’azienda deve saper creare utili da offrire in pasto agli squali affamati del CDA. In 90 giorni nessun progetto industriale ragionato può prender corpo e dar frutti. Però in un secondo si può decidere di tenere aperte le Borse un solo giorno la settimana e allontanare nel tempo i rapporti che diverrebbero esecutivi ogni 15 mesi. Si tratta di un tempo sufficiente per rivoluzionare la propria azienda, legarla di più ai progetti ed ai prodotti, slegarla dalle valute e dalla finanza pura. Un secondo è importante anche per Angela Merkel. E’ ciò che la separa dalle sciocchezze e dalla testardaggine, dal razzismo e dal nazionalismo.
Un secondo è una parte della nostra breve vita e dovremmo averne cura come fosse una persona cara.

Un secondo è ciò che divide il mio dito dal tasto invia per questa mail. Come capire quale scelta avrò fatto? Spendendo bene un solo altro secondo…

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