Con
la scomparsa di Giorgio Alessandro Bonnin, all’età di soli
65 anni, Pinerolo perde un poeta autentico. Appassionato di bocce,
lingua e cultura piemontese, politica (fu segretario della Sezione locale di un noto partito politico delle Valli Chisone e Germanasca), Giorgio Bonnin, per me e
per molti altri amici poeti del Pinerolese, fu soprattutto un vero
poeta. Sentirlo leggere le sue poesie, garbate ma ironiche, con
quella sua voce dal timbro inconfondibile, era per noi un immenso
piacere: sia che leggesse versi in lingua italiana, sia in lingua
piemontese. Sapeva scorgere il lato comico delle cose, ma anche
creare immagini di intensa bellezza: le sue poesie erano sciolte,
scorrevoli, piene di sentimento e di tanta ironia. Giorgio
partecipava alle attività del Gruppo Letterario Arci e ai
concorsi di poesia non solo del pinerolese, ma di tutta Italia. I sui
contati via internet con poeti e poetesse di ogni parte della
penisola, erano numerosissimi. Ci mancherai molto, caro Giorgio, ma
noi poeti abbia vivissima la speranza di ritrovarsi tutti in quel
mondo spirituale che cantiamo sovente nei nostri versi, perciò, caro
amico poeta, non ti saluto con un addio, ma con un intenso e caloroso
“arrivederci”!
Fabrizio
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