E'
troppo facile intitolare questo articolo così se si intende trattare
la notizia della triste fine che hanno fatto 300 poveri sventurati
che cercavano di approdare a Lampedusa e che invece hanno perso la
vita in mare al largo delle coste libiche. E' ancor più facile
sottotitolarlo “La guerra del fuoco” se si intende aggiungere e
legare a questa tragedia quella che vivono quotidianamente gli
abitanti di quella vasta area situata nell'Italia meridionale, tra le
province campane di Napoli e Caserta, caratterizzata dalla forte
presenza di roghi di rifiuti tossici orchestrati dalla Camorra. E'
facile scrivere un articolo e dargli questi titoli. Molto più
difficile è sopravvivere con un gommone ad un mare forza 8, con onde
alte quanto palazzi, caricati a forza da gente senza scrupoli che non
ha alcun rispetto della vita se non della propria e del denaro
facile. Già, facile. Facile come bruciare pattume in aperta campagna
godendo di protezioni importanti anche se la diossina sprigionata è
puro veleno per chi la respira e chi la mangia (quando cade per terra
finisce per mescolarsi all'acqua, alle piante, alle carni). Dovremmo
imparare che per quanto si utilizzino dei filtri, negli inceneritori
ad esempio, il procedimento che prevede la combustione di materiale
plastico comporta fuoriuscita di un elemento peggiore di quello che
si vuole eliminare e che si decompone solo dopo moltissimi anni.
Queste due tragedie, una che ci vede tristemente protagonisti e
l'altra impotenti comparse, hanno in comune il disprezzo, la
profanazione della vita che non è più considerato un valore ma uno
scomodo incidente di percorso. La nostra società è in decadenza. Se
la vita non vale più nulla non ha nemmeno più un senso parlare di
Leggi e regole per permettere la coesistenza tra uomo e uomo. E' la
natura stessa del concepimento di un essere umano e della
trasmissione di caratteri ereditari da genitori ai propri figli che
viene messa in discussione. La vita è e deve essere un valore e
soprattutto deve essere considerato positivo. Da questo, consegue che
qualunque morte (da neonati nei cassonetti a stragi di animali, da
morti sul lavoro ad avvelenamenti da rifiuti industriali, da
assassini a stragi nel mare e guerre) non è un valore e certamente
non è qualcosa di positivo. Ho scritto un articolo facile ma
credetemi... è stato molto difficile.
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